sabato 4 novembre 2017

“Ospiti in Sala” (Armenia): “Voski” 2014 - Zorah

Vino:    “Voski” 2014
Produttore:   Zorah
Nazione:   Armenia (Vayots Dzor)
Vitigni:   50% Garandmak – 50% Voskeat
Titolo alcolometrico: 13%
Affinamento:   11 mesi in vasche di cemento
Enoteca on-line:  25 euro
Segni particolari:
- I vigneti della Cantina Zorah si trovano in una zona rurale alle pendici del monte Ararat (tra i 1400 e i 1600 metri s.l.m.) dove, secondo la leggenda, approdò l’arca di Noè.
- La Cantina Zorah è stata fondata da un armeno cresciuto in Italia, Zorik Gharibian, il quale si prefisse l’obiettivo di produrre il Vino nel modo più simile possibile alle tradizioni di quel territorio, risalenti a migliaia di anni fa. Per questo studiò i reperti archeologici della vicina cava Areni-1, dove è stata rinvenuta una Cantina che viene considerata fra le più antiche del mondo. Ad aiutarlo in questo sogno Enoico ci sono due italiani, l’agronomo Stefano Bartolomei e l’enologo Alberto Antonini.
- Viti autoctone a “piede franco”.
- Fermentazione con lieviti indigeni.


Ecco dove si trova la Cantina Zorah
 
Giallo paglierino con una tonalità abbastanza tenue.

Finezza ed eleganza sono i pilastri del ventaglio aromatico, che accarezza con suadenza l'olfatto grazie a sentori di erbe aromatiche, fiori bianchi, agrumi e deliziose note balsamiche.

Si prosegue con gran coerenza a livello gustativo, sorso splendidamente equilibrato, ingresso intenso ma senza esuberi di potenza. Carattere avvolgente e di buona morbidezza, egregiamente bilanciato dalla sferzata sapida finale che rende il sorso saporito, invogliando la nuova beva.

La persistenza è notevole, grazie a un retrogusto minerale sfizioso e gastronomico.

Questo bianco dell'Armenia è un esempio limpido e cristallino di come un Vino prodotto con filosofia "non interventista", fermentato con lieviti indigeni, possa avere un carattere “pulito” ed elegante, senza "estremismi" scontrosi e assai poco conviviali, come alcuni "vinveristi" amano e auspicano.

Viva la finezza, viva l'equilibrio, viva l'eleganza Enoica, sia nei Vini “convenzionali” che in quelli “naturali”, alla faccia di radicalismi organolettici che sono la caricatura di se stessi.

Il “Voski” è davvero un gran bel Vino bianco.
 
Curiosità storiche interessanti:
Nella grotta Areni-1 l’archeologo armeno Boris Gasparyan ha trovato delle giare di fermentazione del Vino, alte circa un metro e mezzo e con una capienza di 13 litri. Tramite il metodo di datazione al “radiocarbonio” si stima che quest’antica Cantina risale a circa 4100-4000 anni a.C. Inoltre analisi fatte sui vinaccioli ritrovati hanno stabilito che si trattava di vitis vinifera, molto simile geneticamente a quelle utilizzate oggi per produrre Vino.

Le singolari peculiarità pedoclimatiche di questo territorio alle pendici del monte Ararat hanno portato all’assenza della fillossera, consentendo di avere un prezioso patrimonio di vitigni autoctoni a “piede franco”. I più importanti sono l’Areni (a bacca rossa), assieme a Garandmak e Voskeat (a bacca bianca).

Nella cava Areni-1 sono stati ritrovati anche residui di grano e orzo, tale scoperta porta a supporre che i vignaioli del tempo li aggiungessero al mosto d’uva per facilitare la fermentazione. Infatti da alcune fonti storiche sappiamo che “… nel vino che arrivava dall’Armenia galleggiavano orzo e grano”.

Voto: 90/100

Rapporto qualità/prezzo:


 

1 commento:

  1. Consiglio caldamente anche il vino rosso della cantina Zorah, ovvero il "Karasì", prodotto con l'uva autoctona Areni e affinato sei mesi in anfore di terracotta.

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